Faro acceso per chi muove sul conto cifre in contanti per oltre 10mila euro. Stretta, insomma, su prelievi e versamenti anomali di contanti. Dal settembre la Uif, Unità di Informazione Finanziaria per l'Italia, che dipende dalla Banca d'Italia, verificherà il nome di chi ritira o versa banconote per oltre 10mila euro complessivi in un mese. Non sarà una segnalazione automatica di operazione sospetta, ma accenderà un faro da parte delle autorità.
La misura, prevista dalla riforma del 2017, che ne ha fissato l'inizio a settembre, prevede l'invio delle comunicazioni su prelievi e versamenti presso banche, poste, istituti di pagamento. Il 24 luglio 2019, infatti, la Commissione Europea ha pubblicato quattro Rapporti sul sistema antiriciclaggio europeo, accompagnati da una 'Comunicazione' al Consiglio e al Parlamento che ne compendia le principali conclusioni. Nei Rapporti, si sottolinea la necessità di attuare pienamente, in tutti gli Stati membri, le norme introdotte con la quarta e la quinta Direttiva antiriciclaggio, colmando le carenze ancora presenti nell'Unione e promuovendo maggiore uniformità.
Il Rapporto esamina casi di alcune banche europee nei quali sono emerse carenze nell'organizzazione e nei meccanismi interni di compliance e differenze nella tempestività e nell'efficacia delle azioni di vigilanza. Il documento sottolinea come tali carenze siano riconducibili anche a lacune nei poteri e negli strumenti a disposizione delle autorità e, di conseguenza, formula proposte per una maggiore armonizzazione delle regole antiriciclaggio, per l'istituzione di un'Autorità di vigilanza antiriciclaggio europea e per il potenziamento della collaborazione tra i supervisori.
Il Rapporto sulla valutazione dei rischi, che aggiorna il precedente del 2017, sottolinea la persistenza, nell'Unione, di vulnerabilità legate alla diffusione di prodotti anonimi o non regolamentati (come le valute virtuali) e alla difficile identificazione dei titolari effettivi di beni o società. È anche emerso che molti Stati membri sono in ritardo nel recepire le ultime Direttive antiriciclaggio, che affrontano tali aspetti (l'Italia ha recepito la quarta Direttiva nel 2017 e si accinge ad approvare le norme che attuano la quinta).
Il Regolamento (Ue) 2018/1672, che disciplina il monitoraggio del trasporto da e per paesi extra-europei di "denaro contante" (valuta, strumenti negoziabili al portatore, beni utilizzati come riserve liquide di valore e carte prepagate), obbliga le autorità doganali a trasmettere prontamente alla Fiu del proprio Paese, attraverso il Sistema Informativo Doganale (Customs Information System), le dichiarazioni sul trasporto di valori di importo pari o superiore a 10.000 euro, oltre a informazioni su casi sospetti (senza limiti di soglia) e su violazioni dell’obbligo di dichiarazione.
Tali informazioni devono essere impiegate nell’attività di analisi delle Fiu e nello scambio di ogni elemento di interesse con omologhe autorità di altri Paesi.
La Direttiva (Ue) 2019/1153, che introduce norme per agevolare l’uso di informazioni finanziarie e di altro tipo a fini di prevenzione, accertamento, indagine o perseguimento di reati, mira a rafforzare la collaborazione tra gli organi investigativi e le Fiu, nel rispetto dei principi di indipendenza operativa di queste ultime. Il provvedimento disciplina gli scambi informativi tra Fiu, organi investigativi nazionali ed Europol fi-nalizzati a consentire l’uso più esteso possibile delle in-formazioni e delle analisi finanziarie prodotte dalle Fiu a supporto di indagini per “reati gravi”.
Fonte: Adnkronos - 31 agosto 2019